mercoledì 11 maggio 2011

Giovanni Paolo II°: discorso ai giovani (Tor Vergata 2000)

Cari giovani, è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! E' difficile. Non è il caso di
nasconderlo. E' difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile, come Gesù spiegò a Pietro: "Né la carne né il
sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,17).(...)
In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare.
E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più
umana e fraterna.
Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" (cfr Is 21,11-12) in quest'alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri.I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario.

Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti,
mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti.

grazie a te, donna!

(Lettera di Giovanni Paolo II alle donne del 1995)
Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.

Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.

Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.

Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del «mistero», alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.

Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta «sponsale», che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.

Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.

la Belllezza salverà il mondo!!!

(estratto della Lettera del Papa Giovanni Paolo II agli artisti dal Vaticano 4 aprile 1999)
"Nessuno meglio di voi artisti, geniali costruttori di bellezza, puo' intuire qualcosa del pathos con cui Dio, all'alba della creazione, guardo' all'opera delle sue mani. una vibrazione di quel sentimento si e' infinite volte riflessa negli sguardi con cui voi, come gli artisti di ogni tempo, avvinti dallo stupore per il potere arcano dei suoni e delle parole, dei colori e delle forme, avete ammirato l'opera del vostro estro, avvertendovi quasi l'eco di quel mistero della creazione a cui Dio, solo creatore di tutte le cose, ha voluto in qualche modo associarvi."
"L'artsta, quanto piu' consapevole del suo "dono", tanto piu' e' spinto a guardare a se stesso e all'intero creato con occhi capaci di contemplare e ringraziare, elevando a Dio il suo inno di lode.Solo cosi' egli puo' comprendere a fondo se stesso, la propria vocazione e la propria missione."
"Non tutti sono chiamati ad essere artisti nel senso specifico del termine.Secondo l'espressione della Genesi, tuttavia, ad ogni uomo e' affidato il compito di essere artefice della propria vita: in un certo senso, egli deve farne un'opera d'arte, un capolavoro"
"L'artista vive una peculiare relazione con la bellezza.In un senso molto vero si puo' dire che la bellezza e' la vocazione a lui rivolta dal Creatore col dono del "talento artistico". E, certo, anche questo e' un talento da far fruttare, nella logica della parabola evangelica dei talenti"
"Cari artisti, voi ben lo sapete, molti sono gli stimoli, interiori ed esteriori, che possono ispirare il vostro talento. Ogni autentica ispirazione, tuttavia, racchiude in se' qualche fremito di quel "soffio" con cui lo Spirito Creatore pervadeva fin dall'inizio l'opera della creazione.Presiedendo alle misteriose leggi che governano l'universo, il divino soffio dello Spirito creatore s'incontra con il genio dell' uomo e ne stimola la capacita' creativa. Lo raggiunge con una sorta d'illuminazione interiore, che unisce insieme l'indicazione del bene e del bello, e risveglia in lui le energie della mente e del cuore rendendolo atto a concepire l'idea e a darle forma nell'opera d'arte. Si parla allora giustamente, se pure analogicamente, di "momenti di grazia", perche' l'essere umano ha la possibilita' di fare una qualche esperienza dell' Assoluto che lo trascende."
"La bellezza che trasmetterete alle generazioni di domani sia tale da destare in esse lo stupore! Di fronte alla sacralita' della vita e dell'essere umano, di fronte alle meraviglie dell'universo, l'unico atteggiamento adeguato e' quello dello stupore.
"Di questo entusiasmo hanno bisogno gli uomini di oggi e di domani per affrontare e superare le sfide cruciali che si annunciano all'orizzonte.
Grazie ad esso l'umanita', dopo ogni smarrimento, potra' ancora rialzarsi e riprendere il suo cammino. In questo senso e' stato detto con profonda intuizione che "la bellezza salvera' il mondo"
I vostri molteplici sentieri, artisti del mondo, possano condurre tutti a quell'Oceano infinito di bellezza dove lo stupore si fa ammirazione, ebbrezza, indicibile gioia!"

inno d'Italia Benigni

http://www.youtube.com/watch?v=3KYtRdVYxTA&feature=related

domenica 8 maggio 2011

canzonicznzoni2

what a wonderful world
http://www.youtube.com/watch?v=K9CYVtnRuWg
http://www.youtube.com/watch?v=-PnPnosci6A

vivo per lei
http://www.youtube.com/watch?v=t1RBRXA2JY8
http://www.youtube.com/watch?v=56sfpUPPG6g

hey you
http://www.youtube.com/watch?v=T7pZdxR6_qQ
http://www.youtube.com/watch?v=MX16G2xTYHg&playnext=1&list=PLC4C7B478167BCEF4