(estratto della Lettera del Papa Giovanni Paolo II agli artisti dal Vaticano 4 aprile 1999)
"Nessuno meglio di voi artisti, geniali costruttori di bellezza, puo' intuire qualcosa del pathos con cui Dio, all'alba della creazione, guardo' all'opera delle sue mani. una vibrazione di quel sentimento si e' infinite volte riflessa negli sguardi con cui voi, come gli artisti di ogni tempo, avvinti dallo stupore per il potere arcano dei suoni e delle parole, dei colori e delle forme, avete ammirato l'opera del vostro estro, avvertendovi quasi l'eco di quel mistero della creazione a cui Dio, solo creatore di tutte le cose, ha voluto in qualche modo associarvi."
"L'artsta, quanto piu' consapevole del suo "dono", tanto piu' e' spinto a guardare a se stesso e all'intero creato con occhi capaci di contemplare e ringraziare, elevando a Dio il suo inno di lode.Solo cosi' egli puo' comprendere a fondo se stesso, la propria vocazione e la propria missione."
"Non tutti sono chiamati ad essere artisti nel senso specifico del termine.Secondo l'espressione della Genesi, tuttavia, ad ogni uomo e' affidato il compito di essere artefice della propria vita: in un certo senso, egli deve farne un'opera d'arte, un capolavoro"
"L'artista vive una peculiare relazione con la bellezza.In un senso molto vero si puo' dire che la bellezza e' la vocazione a lui rivolta dal Creatore col dono del "talento artistico". E, certo, anche questo e' un talento da far fruttare, nella logica della parabola evangelica dei talenti"
"Cari artisti, voi ben lo sapete, molti sono gli stimoli, interiori ed esteriori, che possono ispirare il vostro talento. Ogni autentica ispirazione, tuttavia, racchiude in se' qualche fremito di quel "soffio" con cui lo Spirito Creatore pervadeva fin dall'inizio l'opera della creazione.Presiedendo alle misteriose leggi che governano l'universo, il divino soffio dello Spirito creatore s'incontra con il genio dell' uomo e ne stimola la capacita' creativa. Lo raggiunge con una sorta d'illuminazione interiore, che unisce insieme l'indicazione del bene e del bello, e risveglia in lui le energie della mente e del cuore rendendolo atto a concepire l'idea e a darle forma nell'opera d'arte. Si parla allora giustamente, se pure analogicamente, di "momenti di grazia", perche' l'essere umano ha la possibilita' di fare una qualche esperienza dell' Assoluto che lo trascende."
"La bellezza che trasmetterete alle generazioni di domani sia tale da destare in esse lo stupore! Di fronte alla sacralita' della vita e dell'essere umano, di fronte alle meraviglie dell'universo, l'unico atteggiamento adeguato e' quello dello stupore.
"Di questo entusiasmo hanno bisogno gli uomini di oggi e di domani per affrontare e superare le sfide cruciali che si annunciano all'orizzonte.
Grazie ad esso l'umanita', dopo ogni smarrimento, potra' ancora rialzarsi e riprendere il suo cammino. In questo senso e' stato detto con profonda intuizione che "
la bellezza salvera' il mondo"
I vostri molteplici sentieri, artisti del mondo, possano condurre tutti a quell'Oceano infinito di bellezza dove lo stupore si fa ammirazione, ebbrezza, indicibile gioia!"